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Tutorial per fotografare i fiori

In primavera c’è molta voglia di uscire fuori, dopo un inverno passato a scattare il grigio delle città o il bianco della neve, ci si trova davanti al risveglio della natura con colori che spaziano dal bianco dei fiori di pesco al rosa dei fiori di ciliegio, dal rosso dei papaveri al giallo dei narcisi.

Uno dei soggetti più belli che possiate trovare in natura: i fiori.

Ci sono due possibili modi di operare per fotografare queste meraviglie che offre la natura: uno è quello di lasciare i fiori nel loro luogo di origine quindi sugli alberi, nei prati o nelle aiuole, l’altro invece è quello di recidere i fiori per portarli a casa, e in questo caso si parla di still life, o natura morta.

Il modo migliore per affrontare lo still life è quello di usare un cubo softbox, ossia una scatola opaca nella quale inserire i fiori, che consente di ottenere una luce morbida ed uniforme (vedi il tutorial “Il cubo softbox“).


Un cubo softbox, molto utile per fotografare i fiori in casa.


Le foto scattate con i fiori recisi hanno un impatto più artistico si può scegliere il fondale e isolare e comporre come più la fantasia suggerisce, mentre le foto scattate all’aperto hanno bisogno di essere studiate diversamente, va considerato il fattore vento, che in primavera è quasi sempre presente, e il bokeh che non è nient’altro che il nome giapponese che indica la sfocatura controllata dell’immagine che vogliamo impostare come sfondo (vedi il tutorial Bokeh). Per prima cosa quando vogliamo fotografare un fiore ci si deve attrezzare con un treppiede soprattutto in caso di uso del soft box in casa, mentre se si fotografano i fiorellini in un prato ci si può coricare in terra e utilizzare tempi di sicurezza per evitare il micro-mosso (il tempo di sicurezza è un tempo di scatto reciproco alla lunghezza focale). L’obiettivo da utilizzare sarebbe un obiettivo macro, ma anche con un normalissimo 18-55mm si possono fare delle belle foto, magari utilizzando una lente close up per ingrandire e andare a fotografare i dettagli dei fiori.


Fotografare con soft box

Se si utilizza il soft box bisogna preparare il set, dopo aver aperto il soft box bisogna piazzare i faretti, il cavalletto e il telo di sfondo che dev’essere ben stirato e preferibilmente opaco (io preferisco il vellutino).



Il set per fotografare i fiori all’interno del softbox. Potete notare la macchina su treppiede e uno dei faretti utilizzati. Lo sfondo è di velluto nero.

Su fiori chiari un bello sfondo nero li farà risaltare molto, mentre uno sfondo rosso darà calore alla foto.


Fiore chiaro su sfondo nero. Il soggetto risalta. Utilizzate un panno di velluto.

Lo sfondo rosso dona maggior calore alla fotografia.


Io non amo pinzare i fiori in un clamp (pinza con un braccetto e una base) per fissarli nella posizione che preferisco, quindi uso un vasetto in vetro di quelli per un fiore solo e con un pezzo di stoffa del colore dello sfondo copro il gambo e riempio il vasetto in modo da non far muovere il fiore.




Se però i fiori sono piccoli come le margheritine o l’alisso è indispensabile avere un clamp per mantenere il fiore nella posizione che si vuole. E’ importante studiare la composizione seguendo le regole delle diagonali, la regola dei terzi o della spirale aurea per posizionare esattamente il fiore sul quale si vuole far cadere il fuoco, perché sarà quello il fulcro della foto (vedi i tutorial: Elementi di composizione: la geometria del fotogramma; La sezione aurea e la fotografia).

Una volta disposti i fiori bisogna puntare la reflex e usando il live view controllare la composizione, il fuoco è preferibile che sia sempre sul centro del fioree spesso è necessario utilizzare la messa a fuoco manuale soprattutto in caso di fiori complessi che possono rendere difficile l’operazione.



Vi suggerisco di impostare la reflex su “Modo di messa a fuoco singolo” (AF-fuoco singolo), “Modo area AF a punto singolo”, spegnere lo stabilizzatore (tanto la fotocamera è su treppiede), regolare l’esposimetro su misurazione ponderata centrale e ISO 100. Ora si può iniziare a giocare con le luci e la profondità di campo: lavorando in priorità diaframma si scatta con un diaframma aperto per avere una pdc limitata sul punto a fuoco e il resto del fiore sfocato, oppure con un diaframma chiuso (mai più di ƒ16-18 per non incorrere nella diffrazione) per avere l’intero fiore a fuoco o anche tutto il mazzo che si vuole fotografare.

Il live view della reflex facilita le operazioni di messa a fuoco e di corretta esposizione.

Quando la reflex è regolata è possibile spostare i faretti fuori dalla soft box (consiglio di accenderli all’ultimo minuto per non che scaldino troppo, dato che il calore farebbe appassire anzitempo i fiori) e controllare l’effetto dell’illuminazione sui fiori, potete anche utilizzare dei pannelli di polistirolo o della carta stagnola stropicciata e poi allargata in modo che abbia le pieghette per riflettere la luce e riempire così la scena.


E’ fondamentale utilizzare lo scatto remoto o, in assenza di esso, un autoscatto per evitare il micro-mosso.



Un esempio delle fotografie che è possibile ottenere con un set.

In post produzione si possono regolare un po’ le luci e le ombre, ma studiando tutto in fase di composizione il lavoro da fare in PP è davvero minimo, a volte può anche succedere di dover clonare delle zone dove lo sfondo non è uniforme o dove magari si intravede il supporto del fiore, ma curando le luci con i faretti è possibile evitare anche questi lavoretti a posteriori.


Fotografare i fiori all’aperto

Per fotografare i fiori in giardino è importante avere un obiettivo stabilizzato se non si può usare un cavalletto, la reflex va impostata in manuale e i tempi devono essere inferiori al tempo minimo di sicurezza, io imposto sempre gli ISO a 100, fotografando all’aperto di solito c’è il sole quindi non ci sono problemi di foto scure, ma se la macchina regge bene si possono aumentare fino a 400, non di più per non avere rumore che non è bello da vedere su un fiore.

Per avere un effetto bokeh più delicato conviene scattare con un diaframma molto aperto, ma in questo caso la pdc sarà molto limitata, e quindi sarà molto importante, per sfruttarla al meglio, scattare in modo perfettamente parallelo al soggetto, in questo modo si potranno riprendere dettagli come il centro di una margherita o i pistilli pieni di polline.

L’effetto di un fiore con il centro a fuoco e i petali sfocati è molto gradevole, soprattutto se si cura bene lo sfondo, per esempio si può posare dietro al fiore dei petali o altri fiori di colore contrastante oppure semplicemente sfruttare il verde del prato, l’azzurro del cielo, o i rami dell’albero; bisognerà spostarsi molto per trovare la composizione migliore, valutare le regole di composizione, ma anche i colori.

Una limitata profondità di campo può dare un effetto molto gradevole.

Quando si scatta a mano libera è preferibile utilizzare il mirino ottico, in modo da sfruttare un terzo punto di appoggio (il viso) della reflex.

Quando si scattano foto ai fiori si possono anche aggiungere piccoli dettagli come ad esempio delle gocce d’acqua, basta uno spruzzino regolato in modo che quasi vaporizzi l’acqua; quando si scatta su fiori con le gocce nella soft box si possono illuminare con i faretti posizionati ad hoc, mentre all’aperto è possibile dare un colpetto di flash per un riflesso puntuale sulle gocce, attenzione però ad evitare bruciature; se è possibile utilizzare un flash esterno lo si può puntare su un pannello riflettente o verso l’alto e non direttamente sul fiore.


L'articolo originale lo avevo scritto per Phototutorial.net e lo trovate qui -> http://www.phototutorial.net/2015/04/21/come-fotografare-i-fiori/

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